Assenovgrad (abitanti 78.000)
Città moderna e vivace, ricca di ampie zone verdi, Assenovgrad è conosciuta in Bulgaria soprattutto per la famosa fortezza di Assen. Nel centro urbano, però, si possono vedere anche altre testimonianze storicoartistiche: in particolare meritano di essere visitate diverse case risalenti al periodo della Rinascita Nazionale. In città ci sono, inoltre, molti, piccoli, Musei: tra questi quello di storia espone interessanti reperti risalenti al neolitico e al periodo dei Traci. La produzione del vino, da sempre considerata un elemento insostituibile nell’economia della città, è ben documentata nel Museo del Vino situato al numero 6 di ul. Bulair. Diverse le chiese che meritano almeno una breve visita. In ul. Gheorghi Benkovski si trova quella dedicata a S. Georghi Ambelinski, edificio risalente al perihodo della Rinascita. Più antica (XII secolo) è invece la Chiesa di S. Gheorghi Metoshki: al suo interno sono esposte alcune opere dei maestri della grande scuola d’arte di Samokov. C’è poi la Chiesa della Vergine, costruita nel XVIII secolo sulle fondamenta di una vecchia chiesa distrutta dai turchi: al suo interno si fa notare la bella iconostasi realizzata da artisti della Scuola d’arte di Debur. La vera attrazione della città rimane comunque la fortezza di Assen. Per raggiungerla dalla città occorre percorrere in auto circa 3 km, quindi proseguire a piedi per un sentiero in salita, in alcuni punti tortuoso e sconnesso. Del maestoso complesso fortificato fatto costruire dallo Zar Ivan Assen (1218-1241) dopo la vittoria di Klokotniza del 1230 per sorvegliare l’antica strada romana che legava l’Alta Tracia al Mar Egeo, oggi rimangono solo le rovine delle mura perimetrali, una torre e la Chiesa della Madonna di Petric. Quest’ultima è l’unica costruzione ben conservata: si tratta di un piccolo edificio a due piani. Le spesse pareti esterne in pietra hanno l’evidente funzione di sostenere la cupola centrale. Assenovgrad rappresenta, inoltre, un buon punto di partenza per effettuare escursioni sulle vicine montagne e per visitare gli altri siti turistici della regione. Oggi, in Bulgaria, il nome di Assenovgrad è spesso legato al Mavrud, l’ottimo vino rosso che si produce nell’area. Frequentemente sull’etichetta di questo antico vino campeggia, infatti, la fortezza della città.
Storia
Le origini: la zona era considerata un luogo sacro già nel Neolitico. La città venne successivamente fondata dai Traci. Risulta posizionata all’inizio della antica strada che, attraversando i monti Rodopi, unisce la Tracia alle regioni dell’Egeo. Nel Medioevo divenne un’importante cittadella militare. Fu quindi sottoposta a numerosi assedi che videro prevalere a volte i bulgari, altre i bizantini. Era Assenova Krepost per i primi; Stanimaka per i secondi. Nel 1230 lo Zar bulgaro Ivan Assen II ampliò le fortificazioni fino a includerne i rilievi vicini. Con la conquista da parte degli ottomani cominciò il declino della città. Tale processo fu accentuato dalle distruzioni provocate dalle scorribande delle milizie irregolari turche: i Kardjalii. L’Indipendenza (1878): la città ridotta ormai ad un piccolo villaggio, fu liberata durante la guerra russo-turca del 1877-78. Assenovgrad venne allora inclusa nella Rumelia orientale (1878). Con la riunificazione del 1885 entrò a far parte del nuovo Stato Bulgaro.
Dintorni
- il Monastero di Bachkovo;
- la riserva naturale di Cervenata Stena: dista non più di 10 km dal Monastero di Bachkovo; la zona di Krastova Gora ed il Monte della Croce: In prossimità del villaggio di Beliza a circa 50 km a sud di Assenovgrad, si trova la montagna di Krastov Vrah (1413 m) considerata da molti ortodossi un luogo sacro. Soprannominato il Monte della Croce, questo rilievo è meta da secoli di pellegrinaggi: ancora oggi il 14 settembre, nel giorno della Santa Croce, centinaia di Cristiani Ortodossi si riuniscono qui in preghiera. Già gli antichi traci credevano che questo luogo avesse virtù taumaturgiche, che fosse in grado, in particolare, di curare i mali dello spirito. La tradizione dei pellegrinaggi risale al Medioevo. Sembra che qui esistesse, infatti, un monastero cristiano che custodiva un frammento della Santa Croce di Gesù. Al momento dell’occupazione del paese (fine XIV secolo) i turchi assalirono il monastero e trucidarono tutti i monaci. Il complesso monastico venne raso al suolo: così si perse, continua la leggenda, ogni traccia del sacro frammento. Al posto del vecchio monastero, oggi c’è un piccolo convento e la chiesa di S. Troiza;
- il villaggio di Mostovo: situato sulla parte opposta della pianura rispetto a Krastova Gora, questo villaggio prende il nome da “most” (ponte). Nelle vicinanze si trova, infatti, un grande ponte naturale di roccia;
- il Monastero di Arapovski: situato nei pressi del villaggio di Zlatovrah, a circa 10 km da Assenovgrad, questo monastero, costruito nel XIX secolo, conserva splendidi dipinti delle principali scuole pittoriche bulgare. Nel cortile del monastero si erge un singolare edificio, unico nel suo genere: si tratta di una torre che, storicamente svolgeva nello stesso tempo, funzioni residenziali e difensive. Tre sono i piani: i primi due vennero costruiti in pietra e mostrano all’esterno numerose feritoie; il terzo ha invece una struttura tondeggiante e allargata che anticipa la forma delle case costruite durante il periodo della Rinascita Nazionale;
- le escursioni nei monti Rodopi: da Assenovgrad partono diversi sentieri che conducono al massiccio del Dobrostan, posto nel mezzo dei monti Rodopi. Diverse le escursioni possibili: consigliabile quella che porta al rifugio Bezovo;
- le strade panoramiche: AssenovgradCernoocene; Cerven-Dobrostan.