Kozlodui (abitanti 20.000)
Il nome di questa cittadina, posta sulle rive del Danubio, è legato ad uno dei più amati patrioti bulgari: Hristo Botev. Nel resto d’Europa è, invece, tristemente famosa per la vicina centrale nucleare di Kozlodui. Questo impianto, costruito negli anni “70” seguendo la tecnologia russa utilizzata per la centrale di Chernobyl, è considerato da tutta la comunità scientifica occidentale una vera e propria “bomba ecologica”. Da tempo è stato raggiunto un accordo tra la Bulgaria ed i paesi dell’Europa occidentale che prevede la totale chiusura della centrale entro il 2020. Attualmente l’impianto, oltre a fornire quasi il 50% dell’energia elettrica utilizzata nell’intera Bulgaria, rappresenta la principale fonte di impiego per la popolazione locale. Nella parte nord della città si sviluppa il parco che include il luogo dove Botev e gli altri 200 rivoluzionari sbarcarono dopo aver attraversato il grande fiume. E’ stato eretto in loco un monumento in memoria del loro sfortunato tentativo insurrezionale.
Storia
Le origini: certa è l’esistenza nell’area di un insediamento romano. Poche sono le notizie riguardanti il villaggio. Sembra che l’area attuale sia stata occupata solo dopo la terribile esondazione del Danubio e dell’Ogosta, del 1840. Rinascita Nazionale: la città fu testimone di uno degli episodi più noti del Risorgimento Nazionale bulgaro. Il 17 maggio 1876 sbarcarono nel porto 200 bulgari capitanati dal “voivoda” (capo partigiano) e poeta, Hristo Botev. In precedenza si erano imbarcati clandestinamente in Romania su un battello austriaco. Indossate le uniformi degli insorti, cominciarono a combattere per la libertà. Dopo un lungo inseguimento furono bloccati dall’ esercito ottomano: 130 morirono sul campo, 68 vennero incarcerati, solo 8 si salvarono. Anche Botev cadde colpito in fronte da un proiettile. L’Indipendenza (1878): venne liberata all’inizio della guerra russo-turca. Vi confluirono presto molti bulgari esuli dalle zone ancora coinvolte dal conflitto. La composizione etnica della cittadina cambiò quindi radicalmente. Nel 1974 sorse qui la prima centrale atomica della penisola balcanica. L’unica, da allora.
Dintorni
- l’isola di Kozlodui. E’ lunga quasi 8 chilometri. Sull’isola vivono numerose specie di uccelli. Si può raggiungere grazie al servizio offerto da piccole barche da pesca.