Teteven (abitanti 12.500)
Visto da lontano Teteven sembra uno dei tanti villaggi che si incontrano tra le colline della Bulgaria. Entrando nel piccolo centro urbano si scopre, al contrario, una località versata al turismo, dotata, inoltre, di angoli degni di essere visitati. Giunti nella piazza centrale del paese si incontra subito la Chiesa di Ogni Santi. L’edificio, costruito all’inizio dell’800 è caratterizzato da due belle cupole ottagonali disposte ai lati di una grande navata. Esternamente la grande torre campanaria domina, con la sue dimensioni, l’intera cittadina. All’interno il pulpito e la bella iconostasi sono il frutto del paziente lavoro di artisti locali e di maestri della Scuola d’arte di Debur. In piazza si può visitare anche il piccolo Museo storico. Particolarmente interessante è il settore dedicato ai tappeti in lana tessuti a mano da artigiani locali secondo le trame ed i colori caratteristici della regione. Esiste anche una piccola Galleria d’arte. Nella parte nord della cittadina, ai piedi del monte Ostrez si trova, invece, il Monastero (XIV secolo) dedicato al Profeta Elia. Si tratta di un piccolo edificio costruito interamente in pietra, di forma simile ad una chiesetta di montagna. Il tetto, anch’esso in pietra, sostiene due piccole cupole. Completa la visita alla città una passeggiata dedicata alle case storiche: Bobevskata, Iorgovata e Hadji Ivanovata sono le principali. Al sabato mattina si svolge il mercato settimanale. E’ una buona occasione per acquistare a prezzi molto convenienti i prodotti tipici dell’artigianato locale.
Storia
Le origini: della tribù tracia dei Serdi fu il primo insediamento. Da qui deriva il nome che i Romani diedero alla regione: la Serdica. Solo all’inizio del XV secolo si ha notizia della presenza nella zona di un villaggio sviluppatosi nelle immediate vicinanze del Monastero di San Illiya, un luogo di culto noto per le preziose testimonianze artistiche che custodiva. Durante il dominio ottomano molti abitanti di Teteven erano dei “voinutsi”, sudditi del Sultano che, in cambio dello svolgimento di attività militari e di guardia a favore dell’Impero, ottenevano particolari diritti ed esenzioni e, per la loro comunità, una certa autonomia amministrativa. Grazie a ciò la popolazione del villaggio non fu sottoposta, nel XVI secolo, al duro programma di conversione forzata all’Islam organizzato dagli Ottomani nella regione. La città raggiunse il massimo sviluppo nel XVII secolo: i mercanti locali commerciavano con mezza Europa ed avevano traffici anche con le zone più remote dell’Impero Ottomano. Teteven divenne allora una grande città dei Balcani Nel 1801 la città venne rasa al suolo durante un attacco dei Kardjalii, le milizie irregolari turche. Metà della popolazione venne uccisa, l’altra metà lasciò la zona. Teteven non raggiunse più il precedente splendore. Rinascita Nazionale: a) i suoi abitanti parteciparono attivamente al Risorgimento bulgaro del XIX secolo. Nel 1872 il grande leader rivoluzionario Vassil Levski riuscì a reclutare a Teteven un numerosissimo gruppo di militanti della causa dell’Indipendenza bulgara. Tradito da un compagno, il grande leader fu catturato dopo una sfortunato assalto ad un ufficio postale turco del vicino passo di Arabakonak. Venne impiccato a Sofia il 18 febbraio 1873. L’Indipendenza (1878): venne liberata nei primi mesi della guerra russo-turca del 1877- 78. Molti abitanti collaborarono attivamente con i russi, partecipando anche a molte azioni militari. Divenne poi il rifugio preferito di molti militanti coinvolti nelle azioni insurrezionali del movimento di Liberazione della Macedonia.
Dintorni
- Teteven offre molte opportunità di escursioni naturalistiche. La zona è, infatti, ricca di montagne rocciose, grandi boschi, cascate e caverne. Meritevoli di una visita sono, in particolare, il Precipizio di Petrahilya e la Cascata di Kozniza. Questa ultima si trova nelle immediate vicinanze di Teteven;
- la Riserva naturale di Boatin: situata nelle vicinanze del villaggio di Divciovoto, costituisce il rifugio privilegiato di numerose specie di animali. Tra questi, l’orso bruno; la Riserva naturale di Tsarichina;
- il villaggio di Ribariza: situato a circa 600 m di altezza sul mare, 12 km a est di Teteven, questo piccolo villaggio conta meno di 500 abitanti. Costituisce, tuttavia, una interessante meta turistica frequentata soprattutto nella stagione estiva dagli appassionati delle attività all’aria aperta. Da qui partono, infatti, molti sentieri, alcuni dei quali percorribili anche in mountain-bike. I più noti sono quelli che conducono al fiume Kostina, nei luoghi dove il 25 maggio del 1876 morì Gheorghi Benkovski (il rivoluzionario nato a Koprivshtiza) durante un tentativo insurrezionale, e al vecchio ponte romano. I più esperti potranno, invece, raggiungere il monte Vejen. Con i suoi 2.198 m, è il più alto della regione.