Pernik (abitanti 86.000)
Partendo da Sofia, Pernik è la prima grossa città che si incontra lungo la strada E 871 che porta in Macedonia. Da tipica località agricola si è trasformata, alla fine del XIX secolo, nel più grande centro minerario della Bulgaria. Oggi delle miniere di carbone che, per oltre un secolo, hanno dato lavoro alla maggior parte della popolazione, resta ben poco. (In Bulgaria la quantità totale di carbone estratta è oggi del tutto trascurabile rispetto al passato). Il centro urbano risulta, nel complesso, privo di particolari attrattive turistiche. Gli unici motivi di interesse sono rappresentati dal Museo storico minerario, inaugurato nel 1953, e dalla Galleria d’arte. Per gli appassionati di trekking, Pernik può rappresentare un buon campo-base per le escursioni dirette verso i rifugi posti sui monti Vitosha, Golo Burdo e Lyulin. La durata di tali passeggiate non supera mediamente le 2-4 ore. Alla fine di gennaio, in città si svolge un importante festival dei Kukeri: centinaia di danzatori sfilano lungo le strade, vestiti nei costumi tradizionali.
Storia
Le origini: slavo è il primo insediamento. Nel Medioevo divenne un importante centro militare. Le mura della fortezza, spesse più di 4 m, bloccarono per lungo tempo i tentativi bizantini di giungere a Sofia e nel nord-ovest del Paese. Solo nel 1189 la fortezza fu conquistata e messa a ferro e fuoco da milizie serbe. Durante la dominazione ottomana le frequenti razzie perpetrate dai Kardjalii (milizie irregolari di origine turca) finirono per spopolare l’intera zona. Nella seconda metà del 1800 Pernik contava non più di 1.000 abitanti. L’Indipendenza (1878): dopo la Liberazione del 1878, la cittadina divenne il centro dell’industria estrattiva del Paese. L’intera regione mineraria di Pernik fu dichiarata, nel 1891, di proprietà statale. Fu il primo caso in Bulgaria. Successivamente divenne anche un centro importante per la produzione di energia. Nel 1929 ottenne il titolo di “città”.
Dintorni
- il Monastero di Kladniza: presso l’omonimo paese, a pochi chilometri da Rudarzi. Nelle vicinanze si trova anche una sorgente di acqua termale
- le escursioni sul monte Vitosha;
- i musei della cittadina di Radomir: situata a pochi chilometri in direzione sud, Radomir ospita il Museo della Rivoluzione, quello etnografico e quello delle icone