Nessebar (abitanti 9.500)
Fondata oltre 3.000 anni fa dai Traci, Nessebar rappresenta senza dubbio una delle località più belle e ricche di storia di tutta la costa del Mar Nero. Non a caso, dal 1983, è stata inserita nel elenco dei siti protetti dall’UNESCO. Posta su un piccolo istmo collegato alla terra ferma da una comoda strada, è famosa per le sue chiese e per le tipiche costruzioni in legno risalenti ad un periodo che va dall’inizio del 1600 alla fine del 1800. Si entra nel borgo storico passando per i resti delle antiche porte. Sulla destra domina la casa del Capitano Pavel, una figura leggendaria della tradizione locale (oggi ospita un ristorante ). Nelle vicinanze si trova pure il Museo archeologico. Al suo interno si possono ammirare diverse testimonianze (anfore, gioielli, ancore, statue ecc) trace, greche e romane legate alla storia antica della città. Nel seminterrato è esposta una bella collezione di icone risalenti ai secoli XVI e XVII. Dopo il museo inizia il percorso pedonale che, tra stretti vicoli e deliziose piazzette, attraversa l’intero paese fino a giungere alla punta estrema dell’istmo. Nel periodo estivo in queste strade si snoda un flusso costante di turisti, in maggioranza stranieri, alla ricerca dell’acquisto conveniente tra negozi e bancarelle strapiene di souvenir e prodotti locali. Non mancano le improvvisate esposizioni di quadri dai colori sgargianti. Numerosi, naturalmente, sono anche i bar e i ristoranti. A Nessebar le presenze di visitatori sono in costante aumento. Conseguenza inevitabile: i prezzi sono nettamente superiori rispetto alle altre località della costa. Si tratta, in ogni caso, di un tipo di affollamento assai diverso rispetto a quelli a cui siamo abituati, d’estate, nelle nostre città di mare. Il numero di turisti per alto che sia è, infatti, ragionevolmente limitato. La bellezza e l’unicità dei luoghi fanno comunque di Nessebar una tappa obbligata per tutti coloro che visitano la Bulgaria. Il percorso cittadino: le chiese di Nessebar Prendendo la strada principale che inizia immediatamente alla sinistra del Museo archeologico, si arriva rapidamente ad un giardino. Qui si incontra la prima Chiesa, detta del Pantokrator. Proseguendo ancora sulla sinistra si incontrano altre due Chiese: la Chiesa di San Giovanni Battista e quella del Redentore. Tenendo la stessa direzione, dopo circa 200 m si arriva al centro del paese. Qui si trovano altre due Chiese: quella di S. Paraskeva e quella degli Arcangeli Michele e Gabriele. Dalla piazzetta centrale, nobilitata dai resti della antica chiesa di S. Sofia , si continua il percorso pedonale fino alla fine dell’abitato. Nella zona si trovano le Chiese di Todor e del Monastero della Vergine. Lungo tutto il tragitto si incontrano ovunque le caratteristiche case in legno, a ragione considerate beni architettonici protetti. Un’ultima nota: secondo una curiosa statistica la cittadina ospitava in epoca medioevale il maggior numero pro-capite di chiese a livello mondiale.
Le Chiese di Nessebar
Nel poco spazio offerto dalla piccola penisola del Mar Nero sulla quale sorge la storica città di Nessebar furono costruite nel Medioevo, più di quaranta chiese. Di molte non rimangono oggi che poche tracce. Quelle che meritano una visita sono, quindi, meno di una decina.
Si possono visitare tutte programmando una passeggiata della durata di 2-3ore.
1) La Chiesa del Pantokrator (ul. Mesembriya): realizzata nel XIII-XIV secolo in stile bizantino, presenta pianta a forma di croce ed un campanile rettangolare. Nelle pareti esterne, semicircolari, sono state ricavate delle nicchie che presentano decorazioni in ceramica bianca, rossa e verde. Attualmente l’edificio ospita una galleria d’arte.
2) La Chiesa di San Giovanni Battista (ul. Metropolska): risalente al X-XI secolo ,presenta tre navate e quattro ordini di colonne a sostegno della cupola. Delle antiche decorazioni resta solo una pittura murale, datata intorno al XVII secolo, raffigurante Maria che uccide un diavolo marino. Attualmente ospita una Galleria d’arte.
3) La Chiesa del Redentore – S. Spas (a circa50 m dalla Chiesa di San G. Battista): realizzata nel XVII secolo, grazie ai fondi elargiti da alcuni ricchi mercanti. Presenta una forma rettangolare molto semplice, senza alcuna decorazione esterna. A prima vista la si potrebbe confondere con un qualsiasi edificio dell’epoca. L’interno è composto di un unico ambiente è, al contrario, assai suggestivo. Le pareti sono decorate da affreschi ben conservati che illustrano episodi della vita di Gesù. D’estate è aperta tutti i giorni (a volte è chiusa la domenica pomeriggio).
4) La Chiesa degli Arcangeli Michele e Gabriele (ul. Venera): l’edificio(sec.XIII-XIV) Rappresenta un perfetto esempio dello stile architettonico tradizionalmente utilizzato in quell’epoca, nei Balcani. Da notare sono i mattoni e le pietre dalla singolare forma presenti nelle nicchie esterne.
5) La Chiesa di St. Paraskeva (di fronte alla chiesa degli Arcangeli Michele e Gabriele): (sec.XIII) l’interno è fatto di una sola navata ;è impreziosito da belle ceramiche di origine greca.
6) La Chiesa di Santo Stefano: nota anche come la “nuova” residenza del Vescovo (ul. Ribarska; in direzione del porto).L’edificio del X secolo è stato poi ampliato durante il Secondo Impero bulgaro .La maggior parte degli affreschi ancora oggi visibili (ad es. quello della folla che accompagna la Vergine al tempio) risale, però, al XV secolo. Il trono e l’altare in legno del Vescovo sono, invece del XVII secolo. Una curiosità: le basi in marmo delle colonne sembra provengano d un precedente tempio pagano ospitato nella zona. All’esterno della chiesa, sulla facciata, si possono vedere antichi decori e figure sacre realizzate in ceramica colorata.
7) La Chiesa di Santa Sofia (o ”Stara Metropolia”,da Metropolita = Arcivescovo):è la “vecchia” residenza del Vescovo in ul. Mitropoliska, la piazza centrale del paese. Risale al V secolo. La chiesa, costruita su tre navate, è considerata, per le sue dimensioni, l’edificio religioso più imponente di Nessebar. Della costruzione originale sono rimasti, oggi, solo la pavimentazione e le strutture portanti. Nel periodo estivo il cortile della chiesa viene utilizzato anche per spettacoli e concerti.
8) La Chiesa di S. Todor (ul. Neptun): risale a lXII secolo. Conserva la struttura originale. Ospita oggi un negozio d’arte e d’antiquariato.
9) La Chiesa di S. Giovanni Aliturghetus: del XIV secolo. Venne giudicata immediatamente non adatta alle celebrazioni religiose perché troppo grande e sontuosa. Non vennemai aperta al culto. Da ciò deriva l’uso di “aliturghetus”, che significa“ non consacrata”. Gravemente danneggiata dal terremoto del 1913,di questa Chiesa non restano, oggi, che due pareti esterne.
Le Chiese di Nessebar
Nel poco spazio offerto dalla piccola penisola del Mar Nero sulla quale sorge la storica città di Nessebar furono costruite nel Medioevo, più di quaranta chiese. Di molte non rimangono oggi che poche tracce. Quelle che meritano una visita sono, quindi, meno di una decina.
Si possono visitare tutte programmando una passeggiata della durata di 2-3ore.
1) La Chiesa del Pantokrator (ul. Mesembriya): realizzata nel XIII-XIV secolo in stile bizantino, presenta pianta a forma di croce ed un campanile rettangolare. Nelle pareti esterne, semicircolari, sono state ricavate delle nicchie che presentano decorazioni in ceramica bianca, rossa e verde. Attualmente l’edificio ospita una galleria d’arte.
2) La Chiesa di San Giovanni Battista (ul. Metropolska): risalente al X-XI secolo ,presenta tre navate e quattro ordini di colonne a sostegno della cupola. Delle antiche decorazioni resta solo una pittura murale, datata intorno al XVII secolo, raffigurante Maria che uccide un diavolo marino. Attualmente ospita una Galleria d’arte.
3) La Chiesa del Redentore – S. Spas (a circa50 m dalla Chiesa di San G. Battista): realizzata nel XVII secolo, grazie ai fondi elargiti da alcuni ricchi mercanti. Presenta una forma rettangolare molto semplice, senza alcuna decorazione esterna. A prima vista la si potrebbe confondere con un qualsiasi edificio dell’epoca. L’interno è composto di un unico ambiente è, al contrario, assai suggestivo. Le pareti sono decorate da affreschi ben conservati che illustrano episodi della vita di Gesù. D’estate è aperta tutti i giorni (a volte è chiusa la domenica pomeriggio).
4) La Chiesa degli Arcangeli Michele e Gabriele (ul. Venera): l’edificio(sec.XIII-XIV) Rappresenta un perfetto esempio dello stile architettonico tradizionalmente utilizzato in quell’epoca, nei Balcani. Da notare sono i mattoni e le pietre dalla singolare forma presenti nelle nicchie esterne.
5) La Chiesa di St. Paraskeva (di fronte alla chiesa degli Arcangeli Michele e Gabriele): (sec.XIII) l’interno è fatto di una sola navata ;è impreziosito da belle ceramiche di origine greca.
6) La Chiesa di Santo Stefano: nota anche come la “nuova” residenza del Vescovo (ul. Ribarska; in direzione del porto).L’edificio del X secolo è stato poi ampliato durante il Secondo Impero bulgaro .La maggior parte degli affreschi ancora oggi visibili (ad es. quello della folla che accompagna la Vergine al tempio) risale, però, al XV secolo. Il trono e l’altare in legno del Vescovo sono, invece del XVII secolo. Una curiosità: le basi in marmo delle colonne sembra provengano d un precedente tempio pagano ospitato nella zona. All’esterno della chiesa, sulla facciata, si possono vedere antichi decori e figure sacre realizzate in ceramica colorata.
7) La Chiesa di Santa Sofia (o ”Stara Metropolia”,da Metropolita = Arcivescovo):è la “vecchia” residenza del Vescovo in ul. Mitropoliska, la piazza centrale del paese. Risale al V secolo. La chiesa, costruita su tre navate, è considerata, per le sue dimensioni, l’edificio religioso più imponente di Nessebar. Della costruzione originale sono rimasti, oggi, solo la pavimentazione e le strutture portanti. Nel periodo estivo il cortile della chiesa viene utilizzato anche per spettacoli e concerti.
8) La Chiesa di S. Todor (ul. Neptun): risale a lXII secolo. Conserva la struttura originale. Ospita oggi un negozio d’arte e d’antiquariato.
9) La Chiesa di S. Giovanni Aliturghetus: del XIV secolo. Venne giudicata immediatamente non adatta alle celebrazioni religiose perché troppo grande e sontuosa. Non vennemai aperta al culto. Da ciò deriva l’uso di “aliturghetus”, che significa“ non consacrata”. Gravemente danneggiata dal terremoto del 1913,di questa Chiesa non restano, oggi, che due pareti esterne.
Storia
Le origini: tracio fu il primo insediamento chiamato Mena Bryia, “la città di Mena”, nel nome del leggendario fondatore. Nel VI secolo a.C. fu fondata una colonia della tribù greca dei Megarus, l’unica dorica del Mar Nero. Tutte le altre erano, infatti, ioniche. Prese allora il nome di Messembria. Questa divenne rapidamente una forte città-stato. Circondato da potenti mura fortificate, l’abitato era dotato già d’allora di fognature e di grandi riserve d’acqua. Ospitava, inoltre, un grande anfiteatro e numerosi luoghi dedicati al culto degli Dei. Si infittirono allora i rapporti commerciali con i grandi mercati dell’Egeo e del Mediterraneo. Nel V secolo a.C. la antica colonia promosse a sua volta la creazione di una localita vassalla sulle coste Mar Nero: nacque allora Navlohos (vicino alla attuale Obzor). L’area compresa tra quest’ultima e Nessebar divenne una sorta di grande granaio: oltre a fornire i mercati delle due città, le granaglie prodotte nella zona costituivano la tradizionale merce di scambio con le altre colonie del Mar Nero. Nel I secolo d.C. la città si sottomise alle legioni romane di Marco Lucullo evitando così i danni provocati da un lungo assedio. Entrò, nel 812 d.C, nei territori dell’ Impero bizantino. In quell’anno, infatti, venne conquistata senza opporre resistenza dalle truppe di Khan Kroum.. Successivamente venne ancora a lungo contesa da Bisanzio. La città raggiunse la massima potenza politica durante il regno dello Zar bulgaro Ivan Alexander. Nessebar era diventata allora il centro amministrativo di un vasto territorio che si estendeva in profondità nell’entroterra. A quella epoca risale, infatti, la costruzione delle chiese della Nessebar medioevale. Nel 1366 Amedeo di Savoia la conquistò per venderla subito dopo ai Bizantini. Un secolo dopo arrivarono i dominatori turchi: cominciò allora un periodo di rapida decadenza. L’Indipendenza: nei giorni della Liberazione, avvenuta durante la guerra russo-turca del 1877- 78, Nessebar era poco più di un borgo di pescatori. Dall’inizio del XX secolo l’abitato ha subito numerose modifiche e ampliamenti. Venne comunque salvaguardato e restaurato con cura il nucleo antico. Oggi la cittadina è una delle più note località turistiche del Mar Nero.
Dintorni
- Villaggio di Aheloy a circa 8 km sulla strada per Burgas. Qui si svolse una grande battaglia tra Simeone I e l’esercito Bizantino;
- Slancev Bryag: (Sunny Beach);
- la strada panoramica: Banya-Sveti Vlas.