Silistra (abitanti 42.000)
Silistra è l’ultima città bulgara situata lungo la riva destra del Danubio, prima che il grande fiume, dopo aver fatto da confine naturale tra Bulgaria e Romania, scorra completamente in territorio rumeno. Silistra, anche se inserita in un contesto regionale prettamente agricolo, ospita diverse industrie, in particolare del settore metalmeccanico, elettronico e della ceramica. Il porto fluviale permette, inoltre, l’approdo anche a navi di stazza superiore alle 5.000 tonnellate. Dal punto di vista turistico, la maggiore attrazione è rappresentata dalla tomba romana del IV secolo. La si può visitare nella zona sud della città, in ul. 7 settembre. Nella tomba, la vera e propria camera funeraria presenta un’unica struttura a volta, larga circa 3 m e lunga quasi 4 m. Sulle pareti sono raffigurate immagini di nobili attorniati da servitori. Sopra di loro l’antico artista ha poi dipinto delle coppie di pavoni. La volta, invece, è interamente affrescata con figure geometriche. Sempre di epoca romana sono i resti della città di Durostorum, costruita sulle rive del Danubio nel I secolo. Oggi, di questa restano soltanto alcune sezioni delle mura esterne e le fondamenta degli antichi edifici. Silistra propone ai visitatori due musei: il Museo etnografico e quello di storia. Quest’ultimo espone numerosi reperti provenienti dall’insediamento romano di Durostorum e da altre tombe, sempre di epoca romana, ritrovate nella zona.
Storia
Le origini: romano fu il primo insediamento (I secolo d.C.). Sotto Marco Aurelio divenne Municipio: era il capoluogo di una importante provincia balcanica dell’Impero Romano. Fu uno dei primi centri dell’area ad avvicinarsi alla fede cristiana. Nel VI secolo furono i bizantini, sotto Giustiniano, a ricostruire la cittadina andata distrutta a causa del passaggio dei “barbari”. Entro poi a far parte de Primo Impero Bulgaro. Dopo l’adozione del Cristianesimo come religione dello Stato, Drustur, come veniva chiamata allora la città, divenne il principale centro religioso del Paese. Nel XIII secolo ospitava una delle più importanti fortezze del Secondo Impero Bulgaro. Nel 1388 venne conquistata dai rumeni; nel 1413 cadde sotto la dominazione ottomana. Fu durante tale periodo che si affermò l’attuale nome di Sinistra. Tra la fine del XVII e l’inizio del successivo, la fortezza fu testimone di numerosi scontri tra turchi e russi. Era, infatti, una delle quattro fortezze del “quadrilatero turco” formato anche da quelle di Russe, Varna e Shumen. Nel 1828 venne conquistata dai russi durante la guerra che li opponeva ai turchi. Fu amministrata dai russi fino al 1835. L’Indipendenza (1878): venne liberata dagli ottomani durante la guerra russo-turca del 1877-78. Nel 1913, dopo la sconfitta della Bulgaria nella seconda guerra balcanica, venne annessa alla Romania. Nel 1940 tornò alla madrepatria, insieme alla parte sud della Dobrudja, con l’accordo di Krayova.
Dintorni
- la fortezza turca di Medjitabiya: situata su una collina a 3 km dal centro cittadino. Risale alla metà del secolo XIX;
- la Riserva naturale di Srebarna: è situata nei pressi dell’omonimo villaggio, a circa 15 km da Silistra.