Malko Tarnovo (abitanti 3.500)
Malko Tarnovo è una piccola cittadina inserita nel mezzo delle montagne della Strandja, a 10 km dal confine con la Turchia. Attraverso la vicina, omonina, dogana, lungo la strada E87, transita tutto il traffico commerciale che dalla Turchia si dirige verso le coste del Mar Nero. La città non manca di interesse per un turista. E’, infatti, il principale centro di una regione dalle grandi tradizioni culturali e folcloristiche. Da qui provengono, ad esempio, i famosi “nestinari”. In centro si vedono ancora numerosi edifici costruiti secondo lo stile caratteristico della zona delle montagne. Presso una di queste, casa Popikonomov, è ospitato un piccolo Museo etnografico. In centro si può visitare, inoltre, la Chiesa della S. Trinità: costruita nella prima metà del secolo XIX, espone al suo interno grandi affreschi e diverse icone.
Storia
Le origini: tracio è il primo insediamento di cui si ha notizia. Nel I secolo d.C. i romani vi stabilirono una postazione militare, chiamandola Outsourgas. L’attuale città di Malko Tarnovo fu fondata da abitanti provenienti di vicini villaggi, solo all’inizio del XVII secolo nei pressi della sorgente di Golemiya. Venne aggiunto allora “malko”, che significa piccolo, per distinguere il nuovo villaggio da Tarnovo storica capitale bulgara. Le prime notizie scritte relative alla cittadina risalgono al 1800: il paese contava già più di 3.000 abitanti. Dalle cave della zona partivano allora i marmi che andavano ad abbellire i palazzi di Istanbul. Rinascita Nazionale: nonostante la relativa vicinanza con il centro del potere ottomano, Malko Tarnovo mantenne orgogliosamente il suo carattere nazionale. Rimase, infatti, l ’unico villaggio bulgaro nella regione montuosa di Strandja. L’Indipendenza (1878): dopo il Trattato di Berlino del 1878, la città rimase sotto la dominazione ottomana. L’ organizzazione di un attivo movimento rivoluzionario provocò, già nel 1903, un’insurrezione contro gli occupanti ottomani. Il fallimento della rivolta costrinse 5.000 abitanti a lasciare la regione. La cittadina fu liberata solo nel 1912, dopo la prima guerra balcanica.
Dintorni
- il villaggio di Bulgari: seguendo la tortuosa strada che conduce a Zarevo, dopo circa 40 km, si raggiunge questo piccolo villaggio famoso per essere il luogo d’origine dei Nestinari, i danzatori sulle braci. Tradizionalmente, in Bulgaria, la giornata dedicata ai nestinari è il 21 di maggio, ricorrenza dei Santi Kostantin e Elena. In questa zona, invece, le esibizioni dei nestinari sono organizzate durante il primo fine settimana di giugno;
- il villaggio di Gramatikovo: lungo la strada che porta a Bulgari, si incontra questo piccolo villaggio che ospita alcuni edifici in stile e, nelle vicinanze, i resti di alcune tombe di epoca preistorica; la riserva naturale di Strandja;
- il villaggio di Brashlyan: situato lungo la strada E87, 10 km a nord di Malko Tarnovo, questo piccolo villaggio presenta un centro intatto, in cui dominano antiche case costruite secondo lo stile caratteristico della zona. Alcune di queste possono essere visitate dai turisti. Brashlyan ospita anche la Chiesa di S. Dimitar ed un piccolo Museo etnografico.