Monastero di Preobrajenski
Il monastero, costruito tra le pittoresche fratture nella roccia in cui scorre il fiume Yantra, era considerato un vero capolavoro tra quelli costruiti intorno Veliko Tarnovo, l’antica capitale del Secondo Impero Bulgaro. Ebbe un destino difficile: fu, infatti, distrutto dai Turchi, alla fine del XIV, al momento della conquista della Bulgaria. Per molti secoli il sito fu abbandonato. Il monastero cominciò una seconda vita solo quando l’eremita Passim, provenendo dal Monastero di Rila, vi si stabilì nel 1825. Fu allora ricostruito sull’esempio dei monasteri del Monte Atos del XIV secolo. Nel 1832 venne assegnato il compito di costruire una seconda chiesa al più famoso architetto del periodo della Rinascita Nazionale bulgara: Kolyo Ficeto. L’edificio rappresenta oggi uno dei migliori esempi di “barocco bulgaro”. L’interno della chiesa venne poi affrescato da un altro noto artista dell’epoca: Zahari Zograf.