Shabla (abitanti 4.500)
E’ una piccola città agricola, sita a pochi chilometri dalla costa. E’ uno degli ultimi centri abitati bulgari della zona prima di raggiungere il confine con la Romania. Di scarso interesse turistico, può rappresentare tuttavia un valido punto di partenza per le escursioni alle vicine zone naturalistiche.
Storia
Le origini: tracio fu il primo insediamento. Divenne poi colonia greca e romana. Durante i primi tempi del dominio bizantino il villaggio godette di un forte sviluppo commerciale. Vide la nascita di diverse attività artigianali grazie anche alla presenza del vicino porto di Capo Shabla. Successivamente si verificò un rapido declino. Rimase attivo solo un piccolo borgo legato alla attività peschereccia. L’Indipendenza (1878): il borgo marinaro venne liberato dagli Ottomani durante la guerra del 1877-78. Non lontano da Shabla, nel villaggio di Tyulenovo, è attivo oggi uno dei pochi campi petroliferi del Paese.
Dintorni
- Capo Shabla: posto a circa 5 km dal centro urbano, rappresenta uno dei luoghi più interessanti della zona. Si possono vedere i resti di una fortezza romana ed il faro più antico della Bulgaria;
- i laghi di Shabla (Shablensko e Ezerechko): si trovano a 5 km dalla cittadina; in primavera vi nidificano migliaia di oche selvatiche (vedi sezione birdwatching);
- i bacini lacustri di Durankulak: al confine con la Romania; la zona ha una grande rilevanza naturalistica
- la zona archeologica di Yalata: 15 km sud di Shabla, verso il paese di Kamen Bryag; ospita i resti di una tomba tracia e quelli una costruzione fortificata bizantina risalente alla fine del V secolo d.C. Fu fatta costruire dall’Imperatore Anastasio. Successivamente venne assalita e distrutta diverse volte. Alla fine del 2004 è finito il restauro della fortezza. Nell’occasione sono state utilizzate solo le pietre originali trovate in loco. Oggi la piccola fortezza è aperta al visitatore;
- la strada panoramica: Shabla-Capo Shabla-Tyulenovo-Kamen Bryag