Provadia (abitabti 15.000)
Lungo l’autostrada A2, prima di arrivare a Varna, si scorge, sulla destra, l’indicazione per Provadia. E’ una tranquilla cittadina della campagna bulgara che, dal punto di vista turistico, non ha molto da offrire. In centro si possono visitare solo alcune case-museo del XIX secolo, il Museo di storia e la Torre dell’orologio (XVII sec.).
Storia
Le origini: nasce come fortezza bizantina (V secolo d.C.) con il nome di Provaton. I bulgari la chiamarono poi Ovech. Cittadina dalla vocazione artigiana e mercantile raggiunse già nel XIII secolo una relativa prosperità. Ospitava in quegli anni un mercato che attirava operatori provenienti da tutte le regioni dei Balcani. Divenne allora uno dei più importanti centri metropolitani della Bulgaria. In epoca più vicina a noi Provadia acquistò notorietà per la particolare produzione di “carte musicali”. Se ne producevano più di 3.000 all’anno. L’Indipendenza (1878): venne liberata dagli Ottomani durante la guerra russo-turca del 1877-78. Dopo la Liberazione la cittadina ebbe un rapido sviluppo. Oggi rappresenta il pilastro occidentale dell’asse industriale Varna-Devnya-Provadia. Nelle vicinanze del paese c’è un grande deposito di sale. Si calcola che, nel suo punto più profondo, raggiunga i 4.000 metri.
Dintorni
- la cittadina di Devnya: distante 20 km da Provadia, in direzione Varna, Devnya ospita il Museo dei mosaici; i resti della fortezza bizantina: appena fuori della città, in direzione del mare, si trovano i resti della fortezza.