Razgrad (abitanti 39.000)
Razgrad è la più grande città che si incontra lungo la strada E70, quella che collega Russe a Shumen. Nonostante sia inserita in un contesto agricolo, la città presenta un discreto sviluppo del settore industriale. La struttura urbana è nel complesso gradevole: lungo le strade principali del centro si possono trovare numerose attività commerciali, locali, ristoranti e caffè. Nella parte a nord del fiume si trova il Quartiere Varosha dove si possono visitare alcuni edifici risalenti al periodo della Rinascita Nazionale bulgara. Tra questi, alcuni sono ora adibiti a museo. Un altro luogo da visitare è la Moschea di Ibrahim Pasha, risalente al secolo XVII. L’edificio si presenta di forma quadrata con una grande cupola centrale ed il minareto nella parte nord. Attualmente l’edificio è interessato da lavori di restauro. La visita a Razgrad si può completare con una sosta presso il piccolo Museo di storia.
Storia
Le origini: romano il primo insediamento di cui si ha notizia. Sui resti dell’antico abitato sorse poi il villaggio bulgaro di Hrazgrad. Nel 1388 l’intera zona cadde sotto la dominazione ottomana. Nel XVI secolo Razghad era una tipica città orientale. Solo una lenta emigrazione dai vicini villaggi bulgari ne trasformò, nel tempo, la struttura etnica. L’Indipendenza (1878): la cittadina venne liberata durante la guerra russo-turca del 1877-78. Fu allora costruito un imponente mausoleo dedicato all’amicizia bulgaro-russa. Nel XX secolo si sviluppò anche l’attività farmaceutica.
Dintorni
- i resti dell’antica città romana di Abritus: a 2-3 km dalla città, dirigendosi verso est, si trovano i resti delle antiche mura fortificate, oltre alle fondamenta di alcune torri di guardia e degli edifici che costituivano l’insediamento romano. All’interno del complesso si trova anche un piccolo Museo archeologico;
- la tomba tracia di Sveshtari: 40 km ad est di Razgrad, nelle vicinanze di Isperih, all’interno di una ristretta zona - Ghinina Mogila- destinata anticamente a necropoli (sono state ritrovate 26 tombe, ma si pensa ne esistano più di 100), si può vedere quella che molti considerano la più bella tomba tracia sino ad oggi scoperta. Soprannominata la Tomba del Re, è stata costruita, nel III secolo d.C., per ospitare le spoglie del sovrano e di sua moglie. La struttura comprende un corridoio, una anticamera comune e due distinte camere funerarie. All’interno, le pareti della camera principale presentano un’archi-trave in pietra sostenuta da un gruppo di cariatidi. Il muro di fronte all’ingresso è affrescato con immagini del sovrano. La tomba, scoperta nel 1982, è stata posta nel 1985 sotto la protezione dell’UNESCO. A pochi chilometri si può vedere anche un piccolo tempio tracio, poco pubblicizzato, ma interessante. E’ visitabile tutti i giorni (per informazioni, chiedere presso la biglietteria della “Tomba del Re”);
- la Riserva naturale di Voden: nel 1961 in questa riserva è stato reintrodotto con successo il bisonte.