Yambol (abitanti 82.000)
Situata a sud della città di Sliven, lungo le rive del fiume Tundja, la città di Yambol è il centro amministrativo della regione, oltre a costituirne il polo commerciale ed industriale. Nella zona si concentrano soprattutto aziende che producono macchinari, prodotti tessili e ceramiche. Nella parte urbana si sviluppa una fitta rete di viali alberati, piazze e piccole strade che ospitano negozi di ogni tipo. Nei quartieri residenziali prevalgono gli edifici di grandi dimensioni, condomini e palazzi che siano. In questo contesto si trova la Chiesa di San Giorgio che costituisce uno dei pochi punti di interesse storico della città. Situata lungo l’omonima via, questa chiesa ha una storia assai movimentata alle spalle: costruita nel XVIII secolo, fu quasi interamente distrutta, durante la guerra di Liberazione, dai turchi. Venne, quindi, ricostruita nel 1882. Esternamente si presenta secondo il classico stile architettonico delle chiese cristiane ortodosse del periodo. Al suo interno si trova una bella iconostasi. L’influenza di secoli di dominazione turca si evidenzia nelle moschee ancora oggi esistenti nella città. Molto interessante e ben conservata è la Moschea Eski Cami. Risale al XVII secolo. La città ospita, inoltre, un Museo di storia e una Galleria d’arte nella quale sono esposte molte opere di pittori bulgari e dell’area balcanica.
Storia
Le origini: la prima presenza umana risale al Neolitico. In epoca storica il primo insediamento risale ai Traci (Kabile). Durante il periodo di Filippo di Macedonia divenne una città fortificata. Durante la dominazione romana (I secolo d.C.), la località crebbe di importanza tanto che cominciò anche a battere moneta. Nel 378 l’intero abitato venne distrutto dall’arrivo di un’orda di Goti. In epoca medioevale divenne una località di confine aspramente contesa tra lo Impero Bulgaro e quello di Bisanzio. Il centro abitato venne pertanto fortificato (ancora oggi si possono vedere parte delle impressionanti mura costruite in quel periodo). La fortezza resistette a lungo agli ottomani prima di cadere sotto il loro dominio. Molti coloni turchi si installarono nel territorio, mentre gli abitanti di etnia bulgara abbandonarono la zona. Durante la guerra russo-turca del 1828 si verificò nella zona un grave episodio di emigrazione forzata. L’Indipendenza (1878): gli ottomani furono allontanati dalla città solo nel gennaio del 1878. Subito dopo venne fatto costruire il tempio dedicato a Aleksandar Nevski, il primo monumento sorto nel Paese a ricordo della storica amicizia russo-bulgara. Negli anni successivi la cittadina divenne un noto centro termale.
Dintorni
- il villaggio di Kabile: la storia di questo villaggio, situato a circa 7 km a nord da Yambol, inizia ai tempi degli antichi traci. Era considerato, allora, un importante centro politico, religioso ed economico. A quel periodo risalgono i resti, recentemente portati alla luce, dell’antico abitato e del teatro. La zona è stata dichiarata riserva archeologica di interesse nazionale. Il villaggio ospita un piccolo museo archeologico. E’ aperto quotidianamente solo nella stagione estiva;
- il villaggio di Drama: si trovano qui i resti di una tomba preistorica;
- la località di Bakadjizite: distante circa 20 km dalla città, questa località immersa nel verde, rappresenta un luogo di villeggiatura ideale per chi cerca relax e tranquillità. Da qui partono diversi percorsi diretti alle vicine montagne.