Dimitrovgrad (abitanti 46.000)
Situata in una zona pianeggiante, lungo le rive del fiume Mariza, Dimitrovgrad rappresenta un importante polo industriale ed amministrativo. Il centro urbano, pieno di traffico e di vitalità, ha tuttavia ben poco da offrire dal punto di vista turistico. La città, infatti, si presenta come un insieme di palazzoni ed edifici realizzati dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’unico particolare che colpisce sono le ampie zone verdi, i giardini ed i parchi municipali. Tra quest’ultimi il più vecchio è quello che si estende lungo la riva destra del fiume Mariza. In città i luoghi da visitare sono la Chiesa di S. Dimitar, costruita nel 1880, e la casa museo di Penyo Penev. Qui sono esposti diversi oggetti e testi del famoso poeta bulgaro
Storia
Le origini: la città ha una data di nascita precisa: il 3 aprile 1947, infatti, furono fusi insieme tre villaggi in un’ unica città. Questa prese il nome da Gheorghi Dimitrov, il leader del Partito comunista bulgaro al potere. Furono successivamente creati grandi impianti dedicati alla chimica e alla produzione di cemento. Nel 1957 la città fu una delle fondatrici di una delle tante organizzazioni internazionali volute dallo Stato sovietico: la “Federazione Mondiale per la fraternità tra le Città del Mondo”.
Dintorni
- il villaggio di Kasnakovo: questo piccolo villaggio, situato 20 km a sud est di Dimitrovgrad, ospita il tempio di Nymphis, uno dei reperti più importanti di tutto il periodo tracio. Qui, in una radura al di sotto di una formazione rocciosa, si trovano i resti di alcune costruzioni risalenti al II secolo a.C.;
- il Monastero di Razboishte: situato nei pressi dell’omonimo villaggio a circa 5 km a sud ovest della città di Godech. Questo antico monastero è importante soprattutto per quanto riguarda la presenza di una chiesa risalente al IV secolo.