Monastero di Zemen
Fondato nel XIV secolo, il Monastero di Zemen si trova a 76 chilometri da Sofia, sulle rive del fiume Struma. L’unica parte del complesso originario sopravvissuta alle devastazioni seguite alla conquista ottomana, è oggi un solido edificio fatto di pietre, restaurato nel XIX secolo. E’ una chiesa che, dal punto di vista architettonico, rappresenta una assoluta eccezione nel panorama del Medioevo Balcanico. E’, infatti, una sorta di atipico cubo formato da tre absidi semicilindriche di eguale altezza, racchiuse in una cornice che li unisce in un solo corpo. Anche la parte iconografica non segue i canoni dell’epoca: i dipinti che ospita proseguono la tradizione del periodo pre-iconoclasta nell’arte dell’ortodossia d’Oriente. Arcaismi sono visibili pure nei temi religiosi scelti, nell’uso degli elementi decorativi come in quello della luce e dello spazio. I colori sono intensi e forti, completamente mancanti di sfumature, le figure, come i vestiti che indossano, sono delineati con contorni spessi ed evidentissimi. Sembra quasi che l’anonimo autore voglia trasportare gli eroi biblici sulla terra, spogliandoli di ogni sacralità, allontanando da loro ascetismo e sofferta ricerca spirituale. Un‘unica figura fa eccezione: Ivan Rilski, immagine eterea, e decisamente superiore per accuratezza del disegno rispetto a tutte le altre. Sembra che gli autori degli affreschi abbiano addirittura inventato alcune delle scene rappresentate. Le stesse, infatti, non si ritrovano neppure nei vangeli apocrifi. Tutto ciò fa di questo monastero un raro documento dell’arte popolare medioevale in Bulgaria.