Pazardjik (abitanti 73.000)
Situata lungo le rive del fiume Mariza, in una zona prettamente agricola, Pazardjik, grazie sopratutto alla vicinanza di Plovdiv, si presenta come un centro urbano dinamico, ricco di attività commerciali e di negozi. Una caratteristica, quest’ultima, che si ricollega probabilmente alla grande tradizione mercantile vantata dalla città durante il periodo della dominazione turca. Il centro offre al visitatore diversi motivi di interesse. Recandosi in centro, vicino alla piazza dedicata a Gheorghi Kirkov, si vede immediatamente il campanile del più noto monumento locale: la Cattedrale della Vergine. Costruita nel 1837 seguendo lo stile classico del periodo della Rinascita bulgara, inserita poi nell’elenco dei monumenti di interesse nazionale, questa chiesa è famosa per la preziosa iconostasi in legno intarsiato realizzata da maestri della scuola d’arte di Debur. Di fronte alla chiesa si trova l’edificio, oggi destinato a museo, che, nell’ 800, ospitò lo studio del pittore Stanislav Dospevski. E’ solo una delle molte case storiche presenti a Pazardjik. Da notare, inoltre, come le chiese della città contengano molte, preziose, collezioni di icone. In centro si può visitare anche il Museo di Storia ospitato all’interno di un moderno edificio. Espone al suo interno diversi reperti risalenti al periodo dei traci e a quello della dominazione romana. Nella parte nord della città merita una sosta la Moschea Kurshum (kurshum in turco significa pallottola) costruita nel 1667 e conosciuta per la curiosa cupola appuntita che ricorda, appunto, una pallottola.
Storia
Le origini: turco è il primo insediamento di cui si ha notizia (XV sec.). Il villaggio ebbe nei secoli successivi, un notevole sviluppo principalmente per due motivi: a) era posto lungo la strada che da Istanbul portava verso l’Europa occidentale b) ospitava un porto sul fiume Mariza che fungeva da collettore per una parte dei commerci tra la Bulgaria e la capitale dell’Impero Ottomano. Nel XIX secolo Pazardjik competeva per dinamismo e dimensioni con Sofia e Plovdiv. La città si arricchì allora di preziose testimonianze architettoniche, culturali e religiose. L’Indipendenza (1878): la città venne liberata il 2 gennaio 1878, dalle truppe russe del generale Gurko.
Dintorni
- la pianura di Bessapar: posta a 10 km da Pazardjik, ospita un antico insediamento tracio;
- il villaggio di Slavoviza: da visitare la casa-museo di Alexander Stamboliiski