Samokov (abitanti 28.000)
Costruita su un altipiano ai piedi delle montagne di Rila, lungo il corso del fiume Iskar, la città presenta ancora oggi chiare tracce del suo passato. Le testimonianze dei secoli di dominazione turca sono evidenti nella piazza centrale: qui si trovano la fontana costruita dai Turchi nel 1662 (Ceshmà: nella cultura mussulmana l’acqua assume un ruolo fondamentale come simbolo di purezza e di vita) e la Moschea Bajraki costruita nel 1840. In centro si trovano altri monumenti e luoghi interessanti. Il Museo di storia, ad esempio, dispone di una curiosa collezione di reperti risalenti al periodo in cui le miniere erano in funzione. Sono qui ancora esposti numerosi strumenti e oggetti utilizzati, un tempo, nei laboratori destinati alla lavorazione del ferro. Sia l’estrazione che la lavorazione del ferro subirono una rapidissima crisi dopo la fine della dominazione ottomana. Merita una visita anche la Chiesa della Vergine. Costruita alla fine del 1700, arricchita con il contributo dei principali maestri-artisti della Scuola d’arte della città, presenta una bella iconostasi ed una collezione di icone realizzate da Zaharij e Dimitar Zograf. Interessante è pure la casa museo Saraf. L’interno è ancora arredato con i mobili originali. Il visitatore potrà, inoltre, ammirare la collezione dei gioielli di famiglia degli antichi proprietari
Storia
Le origini: il primo consistente insediamento nell’area fu di origine romana. La città venne poi fondata nel secolo XII d.C., in relazione alle potenzialità estrattive della zona. Il suo stesso nome è correlato a tale vocazione: in epoca medioevale, grazie ai legami con altri centri minerari europei, venne introdotto dalla Sassonia l’uso di un pesante martello chiamato in bulgaro “samokovi”. Da cui il “samokov” di oggi.
Al momento della conquista ottomana (1372) Samokov era considerato un importante centro economico e culturale. Divenne successivamente la capitale amministrativa della regione. Rinascita nazionale: a) in città fu fondata la Scuola d’Arte di Samokov, a quei tempi, la più famosa della Bulgaria. In relazione a ciò venne aperta, nel 1827, la prima tipografia del Paese b) a Samokov si tennero le prime riunioni di cospiratori volte a ottenere l’Indipendenza Nazionale nell’800. 50 cittadini partirono volontari per partecipare alla guerra di Liberazione del 1877. L’Indipendenza (1878): dopo la Liberazione del 1878, la città subì un costante declino, non solo economico, dal quale non si riprese mai completamente.
Al momento della conquista ottomana (1372) Samokov era considerato un importante centro economico e culturale. Divenne successivamente la capitale amministrativa della regione. Rinascita nazionale: a) in città fu fondata la Scuola d’Arte di Samokov, a quei tempi, la più famosa della Bulgaria. In relazione a ciò venne aperta, nel 1827, la prima tipografia del Paese b) a Samokov si tennero le prime riunioni di cospiratori volte a ottenere l’Indipendenza Nazionale nell’800. 50 cittadini partirono volontari per partecipare alla guerra di Liberazione del 1877. L’Indipendenza (1878): dopo la Liberazione del 1878, la città subì un costante declino, non solo economico, dal quale non si riprese mai completamente.
Dintorni
- le escursioni in montagna: Samokov è un punto di partenza per le escursioni sul monte Rila
- la stazione termale Belcinski Bani, situata a circa 13 km a ovest di Samokov, presenta sorgenti di acqua termale utilizzata nelle cure riabilitative della motricità
- il Monastero di Alino: situato a circa 12 km dall’omonimo villaggio
- il villaggio di Kovacevzi: situato in direzione nord ovest rispetto a Samokov, il villaggio ospita la casa-museo di Gheorghi Dimitrov
- il villaggio turistico di Divedarzi: situato a circa 15 km a sud da Samokov, lungo la strada per Malyoviza, offre alloggi economici e la possibilità di praticare gli sport invernali
- la località di Malyoviza: è il principale centro bulgaro dedicato all’alpinismo e alle arrampicate. Dal 1950 ospita una delle pochissime scuole nei Paesi dell’Est Europa dedicate alla preparazione delle guide alpine.