Monasteri di Arbanassi
Due sono i monasteri posti nelle vicinanze del villaggio di Arbanassi, a tre chilometri da Veliko Tarnovo: quello di San Nicola e quello della Santa Vergine. Tra il XVI secolo e le devastazioni che subì due secoli dopo, Arbanassi fu, infatti, una delle più ricche cittadine del Paese. Vide allora un fiorire di costruzioni originali e suggestive, frutto della perizia dei migliori mastri artigiani della regione. Il Monastero di San Nicola in quel periodo si sviluppò e si arricchì di opere d’arte. La sua origine risale, tuttavia, ad un’ epoca precedente: si deve tornare, infatti, al periodo della dinastia degli Assen, i fondatori del Secondo Impero Bulgaro (XI-XVI secolo). Dal punto di vista storico-artistico l’aspetto sicuramente più interessante della visita al monastero è rappresentato dagli affreschi della Cappella di Sant’Elia risalenti con ogni probabilità al 1716. In questi vengono rappresentati diverse immagini tratte dalla tradizione evangelica. Tra tutte spicca una monumentale figura di Cristo. L’abilità nell’uso del colore, la straordinaria perizia nel ritrarre le figure umane, l’inusuale ricchezza delle decorazioni rivelano la mano di un maestro dal nome sconosciuto, dotato, tuttavia, di una consumata esperienza artistica, formatasi sicuramente in una grande scuola. Il tesoro del monastero è costituito, però, dalla iconostasi che domina l’interno della chiesa: un manufatto lavorato finemente, sembra quasi una filigrana, intessuto come è di decorazioni di squisita fattura. Situato nella stessa località, il Monastero della Santa Vergine subì un diverso, più tragico, destino. Ciò che oggi rimane fa supporre che l’edificio venne, in epoca successiva alla conquista ottomana, interamente dipinto da pittori richiamati ad Arbanassi dai cospicui compensi offerti dalle ricche famiglie del villaggio. Le numerose devastazioni subite nel corso dei secoli hanno cancellato le tracce del complesso monastico originario. Nell’attuale Monastero della Santa Vergine la grande Scuola d’arte di Tryavna ha lasciato testimonianza della sua grandezza nella serie di icone che si possono ammirare ancor’oggi.