Monastero di Kremikovzi
Venne fondato durante il XIV secolo sotto il regno di Ivan Alexandar. In quell’epoca vennero eretti intorno a Sofia 14 nuovi complessi monastici. Distrutto nel 1332, venne poi ricostruito nel 1493, l’anno in cui fu eretta anche la Chiesa di San Giorgio. E’ questo l’unico edificio che oggi rimane della antica struttura. Dall’esterno la chiesetta si presenta piccola e insignificante, un fatto questo che l’accomuna a molte costruzioni dell’epoca. L’interno al contrario, contiene affreschi di straordinario valore, una specie di galleria di capolavori creati da artisti dalla grande scuola d’arte di Tarnovo: il colore è solenne e armonioso, il tratto elegante, le figure plastiche e vitali. Quegli artisti sconosciuti non erano però dei semplici imitatori delle convenzioni pittoriche consolidate. Introdussero, allora, come gli affreschi di Kremikovzi dimostrano, alcune novità che divennero, successivamente, quasi uno standard per i dipinti di matrice religiosa. Secondo questi nuovi dettami le figure dei santi e dei martiri venivano arricchite e sottolineate da ricchi ornamenti. Ciò contribuiva a distinguerli all’interno del dipinto. Era un modo per rendere merito ai sacri personaggi coinvolti oltre a raggiungere i fini pedagogici attribuiti allora all’iconografia religiosa. Il monastero ospita, inoltre, splendidi esempi di arte calligrafica. Questa tecnica raggiunse livelli altissimi durante il XV secolo. Molti maestri usciti alla scuola di Sofia si indirizzarono verso i monasteri della zona circostante per svolgere la loro attività. Il Vangelo di Kremikovzi è oggi un esempio luminoso della perizia di quegli antichi artisti.