Oryahovo (abitanti 7.000)
Situata lungo le rive del fiume Danubio, Oryahovo è una modesta città portuale. Rappresenta il naturale punto di collegamento con Beket, la città rumena posta dall’altra parte del fiume. Dal punto di vista storico-architettonico, il centro urbano trova nella Chiesa di S. Giorgio costruita nel 1837, l’unico possibile motivo d’interesse per il turista. In centro si trova anche il Museo di storia e la casa museo di Diko Iliev, il grande compositore bulgaro del secolo scorso.
Storia
Le origini: ci sono tracce di presenza umana già nella Preistoria. In epoca storica il primo insediamento è dei Traci. I romani vi costruirono poi una cittadina e una fortezza, Variana, destinata a difesa delle antiche strade per Costantinopoli. Nel IX secolo la fortezza divenne una postazione strategicamente fondamentale posta a difesa dei confini del Impero Bulgaro. Aveva, infatti, il compito di contenere le possibili invasioni provenienti dal nord della penisola balcanica. Assalita e distrutta numerose volte fu sempre ricostruita. Occupata dai turchi nel 1388, il villaggio fu testimone della grande battaglia tra gli Ottomani e i crociati di Sigismondo di Lussemburgo. Nel 1444 il Re polacco-magiaro Vladislav liberò, per un breve periodo, la zona dal dominio turco. Nel XIX secolo, dopo che il Danubio fu reso navigabile ed aperto ai commerci, la cittadina fu protagonista di un costante sviluppo economico. Rinascita Nazionale: la popolazione, nonostante il consistente numero di abitanti di etnia turca, partecipò attivamente al movimento di Rinascita Nazionale. Particolarmente rilevante fu il ruolo della città nella preparazione dell’Insurrezione del 1876: fu, infatti, uno dei porti da dove entravano le armi dirette ai militanti della Rivoluzione Nazionale. L’Indipendenza (1878): durante la guerra russo-turca, Oryahovo venne liberata dopo tre giorni di duri combattimenti, era il 20 novembre 1877.
Dintorni
- la fortezza di Kamura: a pochi chilometri dalla città, verso ovest, si trovano i resti di una fortezza costruita nel dodicesimo secolo per rafforzare le difese dell’Impero Bulgaro nei confronti di eventuali attacchi provenienti da nord