Botevgrad (abitanti 23.500)
Situata nell’omonima valle, lungo le rive del fiume Stara Reka, Botevgrad presenta una struttura urbana fatta di moderni palazzoni realizzati in stile “socialista”, ampie strade e piazze alberate dove si affacciano negozi e bar dotati di grandi spazi all’aperto. La città, completamente distrutta dai turchi alla fine dell’ottocento, dal punto di vista storico-architettonico ha ben poco da offrire: nella grande piazza centrale domina la Torre dell’orologio, datata 1866. Nelle vicinanze si può visitare il piccolo Museo di Storia che espone reperti archeologici e oggetti etnografici.
Storia
Le origini: bulgaro è il primo insediamento (epoca medioevale) di cui si ha notizia. Durante l’occupazione turca la cittadina, conosciuta con il nome di Samoindzhievo, divenne famosa per una specialità gastronomica: il “samous”, un profumatissimo tipo di pane dolce. Lo sviluppo economico della zona coincise con la realizzazione dell’importante arteria che collega Sofia a Russe. Botevgrad divenne quindi una strategica stazione di sosta e di controllo per i viaggiatori e le merci in transito. Rinascita Nazionale: a) alla metà del XIX secolo era il centro amministrativo e culturale della regione. La popolazione prese parte attivamente al rinnovamento politico e nazionale bulgaro b) il Comitato Rivoluzionario fondato nel 1871 da Vassil Levski divenne il nucleo organizzativo del movimento insurrezionale della zona. L’Indipendenza (1878): la città fu gravemente danneggiata dagli scontri che si verificarono nella zona durante la guerra del 1877-78. L’attuale nome venne assegnato alla città in onore del poeta e leader rivoluzionario ottocentesco Hristo Botev.
Dintorni
- il villaggio di Vracesh: situato pochi chilometri a sud ovest della città, questa località è vicina ai resti di una antica fortezza medioevale ed al Monastero dei Quaranta Santi Martiri; lacittadina di Pravez: situata proprio alla fine del tratto autostradale A2 che, partendo da Sofia, va in direzione di Varna, questa cittadina è il luogo in cui nacque Todor Jivkov, il dittatore che rimase al potere dal 1954 al 1989. In prossimità del centro urbano si trova il piccolo lago artificiale che, nelle intenzioni del dittatore, doveva costituire il nucleo di un moderno complesso turistico dedicato alle vacanze estive. Sulle rive del lago si trovano un motel ed alcuni ristoranti e bar
- le escursioni nella Stara Planina: da Skravena, un villaggio situato a pochi chilometri dalla città, partono diverse escursioni che conducono a vari rifugi. Il più noto è quello di Mukanski